DAL LOCKDOWN CON AMORE

Questa lettera fu scritta all’inizio del lockdown, a Marzo 2020, quando la dad era ancora tutto un mistero, e davanti alla scuola italiana si era aperta la voragine dell’ignoto. E fu così che, in quel momento, scrissi ai miei alunni un messaggio di pancia, di quelli poco istituzionali, ma pregni di vita vera, la Nostra..

 

Marzo 2020


Ciao ragazzi,

ho pensato di scrivervi perché in questo momento ho bisogno di voi.

Non so come vi sentite. Di certo alla vostra età sarà difficile trovare un equilibrio in questa situazione surreale che stiamo vivendo. Magari vi farà comodo qualche giorno di riposo, e qualcuno sarà stato sollevato alla notizia della sospensione delle attività didattiche. Lo credo bene, avrei gioito io stessa, da adolescente.

Credo anche però che vi aspettiate delle risposte. Noi siamo gli adulti, e sta nel gioco dei ruoli darvi le coordinate per avanzare. Siamo i punti di riferimento, e non possiamo sottrarci al nostro compito. La verità è che non sappiamo farlo, adesso. Non eravamo pronti. Non ce l’abbiamo nemmeno noi la bussola per uscire dal caos che ci circonda. In realtà ci sentiamo svuotati, inermi e frustrati, perché non abbiamo risposte che possano soddisfare la vostra sete di certezze e verità. Stiamo cercando di orientarci, ma la nebbia è fitta e ci impedisce anche la navigazione a vista.

E allora?

E allora non sto qui a fare previsioni, chè bisogna tenere gli occhi aperti e i piedi saldamente ancorati a terra, di questi tempi. Ma qualcosa da dirvi ce l’ho.

Stiamo lavorando per darvi a distanza dei supporti con cui continuare la nostra attività.

Non è uguale, certo che non lo è.

Mi mancate, Ci mancate, perché una lezione non è tale se non condividiamo quell’atmosfera che si respira in aula quando facciamo classe, io e voi. Ma è proprio di respiro che adesso si parla, quello fisico, quello a cui dobbiamo stare attenti.

E allora, senza respirarci, dobbiamo continuare a guardare nella stessa direzione. Dobbiamo continuare a credere che insieme, seppur lontani, riusciremo a ritornare sul nostro cammino. Vi lascerò dei sassolini da seguire, vi indicherò un percorso, e voi farete da soli quello che vi ho insegnato. Seguirete la luce.

Non è tempo di illazioni né recriminazioni. Adesso dobbiamo fare fronte compatto per superare l’emergenza.

Regola numero uno: bisogna seguire le indicazioni degli esperti ed evitare comportamenti scriteriati.

Regola numero due: si cerca di approntare un proprio metodo per continuare il processo di apprendimento, seguendo le istruzioni dei professori.

Noi ci stiamo attrezzando, non è banale né tantomeno facile, ma crediamo fermamente che il vostro diritto all’istruzione sia nostro imprescindibile dovere.

Allora: vi arriveranno i nostri compiti, i nostri video, le lezioni, le videoconferenze, gli appunti e tutto il materiale che saremo in grado di fornire, giorno per giorno. Seguite la strada che tracciamo avanti a voi, dedicatevi alla costruzione del vostro percorso.

Noi siamo al vostro fianco, seppur a distanza. Dovete essere consapevoli che non molliamo di un millimetro. Noi ci siamo.

Ci sentiamo domani, e domani l’altro, e ogni domani che ci terrà lontani rafforzerà la presa.

Vi Amo, con tutta l’anima.

La vostra prof.

Michela Pietropaoli

 

Di: Michela Pietropaoli – Professoressa

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