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Nell’abisso dell’anima

Nell’abisso dell’anima, ove il sé si perde,
Insondabile il peso dell’invisibile fardello,
Sotto il velo dell’ombra, il cuore sospeso,
Il tumulto interiore, silente martello.

Il coro mutevole di voci indistinte,
Nel labirinto dell’essere, un eco fievole,
Ingiustamente estraneo, il proprio canto,
Nella sinfonia umana, un’armonia assente.

Ogni sforzo, un bacio rubato al vento,
Intrico di lacrime, affogate nell’oblio,
Tra le pieghe dell’io, un mondo sconosciuto,
Il riflesso distorto del sé in smarrimento.

Ma, nel firmamento del destino, una luce;
l’unicità incisa nell’etere dell’esistenza,
Danza la tua melodia, irripetibile sinfonia,
Nel silenzio delle parole, trova la tua resistenza.

La poesia scruta la complessità dell’autoesplorazione, dipingendo un quadro di conflitti e confusione. Descrive il peso invisibile che portiamo con noi, la vulnerabilità del cuore sotto l’ombra, e la mancanza di armonia nella sinfonia umana. Nonostante la fugacità della vita e il riflesso distorto del sé, emerge un messaggio di speranza e unicità nell’etere dell’esistenza, invitando a trovare resistenza nel silenzio delle parole.

Di: Emanuele Smarrazzo 3AIA – A.S. 2023/2024

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