“Il diritto di contare “

“Il diritto di contare”, conosciuto anche come “Hidden Figures”, è un film ambientato negli Stati Uniti d’America (in particolare in Virginia) negli anni Sessanta del Novecento: narra la storia di tre Donne (ebbene sì, donne con la d maiuscola) che lavorano alla NASA e lottano per ottenere i loro diritti, politici, ma soprattutto civili.

Per capire bene il film, però, è necessario rendersi conto dell’ambiente in cui queste tre giovani donne vivevano tutti i giorni: l’America del 1960 era ben diversa da quella che conosciamo noi oggi, tanto che per i cittadini neri vivere era diventato pressoché impossibile: non potevano percorrere determinate strade, frequentare determinati luoghi o addirittura usare le stesse toilette dei bianchi.

Erano considerati “inferiori”, sia nel lavoro, sia nella vita di tutti i giorni.

Ho apprezzato molto questo film: mi sono piaciute le scenografie, la scelta degli attori, i luoghi di scena, ma credo che in particolare a colpirmi di più sia stato il messaggio che ci vuole trasmettere.

Mi ha affascinato molto come le tre protagoniste Mary, Katherine e Dorothy si ostinano a combattere tutti i giorni per quello che desiderano, come con perseveranza si dedicano al loro lavoro pur sapendo di essere disprezzate da tutti; è bello vedere come non si arrendono mai, come lottano e danno del loro meglio tutti i giorni, lavorando per più di dieci ore con la testa sopra a tutti quei calcoli e prendendosi allo stesso tempo cura dei loro figli.

Sono delle madri, delle matematiche sì, ma prima di tutto sono degli esseri umani, delle donne, e sono fiere di esserlo, nonostante costrette ad essere osservate con sguardi di disgusto nel loro stesso posto di lavoro e dai loro stessi colleghi, coloro che si sentono superiori soltanto per essere nati bianchi.

Mary, Katherine e Dorothy non solo ci mostrano che nella vita non ci si deve mai arrendere e farsi scoraggiare da pregiudizi o da chi giudica all’apparenza, ma che dobbiamo sempre essere orgogliosi di noi stessi e in particolar modo dobbiamo essere fieri e sicuri delle nostre capacità; ci insegnano a camminare sempre a testa alta e a non concedere a nessuno di metterci i piedi in testa, per nessun motivo al mondo.

Di: Asia Ronca 1ACM – A.S. 2023/2024

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