In ricordo di Ilaria Sula

Quando leggiamo sui giornali o sentiamo parlare dell’ennesimo femminicidio avvenuto in Italia, anche se il fatto ci colpisce perché siamo delle giovani donne, ci sembra a volte lontano.

Questa volta il dramma di una giovane vita spezzata dalla violenza di genere lo abbiamo sentito più da vicino perché a morire è stata una ragazza della nostra città.

Il 2 aprile, il corpo senza vita di Ilaria Sula, 22 anni, studentessa di Terni iscritta al terzo anno di Statistica presso l’Università La Sapienza di Roma, è stato rinvenuto all’interno di una valigia in un dirupo nei pressi del comune di Poli, a circa 40 chilometri dalla capitale. La giovane era scomparsa il 25 marzo dalla sua abitazione nel quartiere San Lorenzo. Le indagini hanno portato al fermo dell’ex fidanzato, Mark Antony Samson, 23 anni, di origini filippine, residente con i genitori in via Homs, nel quartiere Africano.

Durante l’interrogatorio di convalida del fermo, svoltosi il 3 aprile nel carcere di Regina Coeli, Samson ha ammesso le proprie responsabilità. Ha dichiarato di aver agito per gelosia, colpendo Ilaria con tre coltellate al collo nella camera da letto dell’appartamento familiare. Secondo la sua versione, il delitto non sarebbe stato premeditato, ma è scaturito da un “raptus” dopo aver visto un messaggio sul telefono della ragazza. Samson ha affermato di aver agito da solo, senza l’aiuto dei genitori, che erano presenti in casa al momento dell’omicidio ma, nei giorni successivi, la madre del ragazzo è stata accusata di averlo aiutato a ripulire la scena del crimine.

La confessione di Samson ha suscitato reazioni di indignazione e dolore in tutta Italia ed in modo particolare nella nostra città dove si sono svolti numerosi eventi in ricordo di Ilaria ed anche una fiaccolata che ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Il caso inoltre, ha riacceso il dibattito sulla violenza di genere nel paese, portando a manifestazioni di protesta in diverse città.

Nella nostra scuola ci sono due studentesse che sono cugine di Ilaria, alcuni altri studenti che la conoscono fin da piccola ed inoltre il fratello si è diplomato da noi lo scorso anno scolastico.

Nel prossimo numero desideriamo raccogliere le loro testimonianze in ricordo di Ilaria perché vogliamo raccontare a voi lettori i suoi sogni, le sue speranze per il futuro, la sua voglia di vivere e nessuno meglio di chi la conosceva può aiutarci a farlo. 

Sara Persichetti, Sara Visciola, Benedetta Petrucci – 5ABS

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