Sono ormai anni che papa Francesco parla in favore della pace. Sono diventate famose le sue preghiere in favore della pace durante l’Angelus da quando è cominciata la guerra in Ucraina e da quando Hamas ha attaccato Israele, ma a essere onesti nessuna delle parti in causa sembra ascoltarlo. Anche se può sembrare solo un fatto di religione, e avrebbe senso dato che i primi sono ortodossi ed i secondi sono musulmani ed ebrei, non è il solo motivo perché ormai in politica il Papa non lo ascolta più nessuno. Ma come siamo arrivati a questa situazione? Come siamo passati dal farci la guerra per decidere chi doveva comandare tra Papa ed Imperatore nel Medioevo ad una totale indifferenza per ciò che dice il Papa? Io direi di partire dagli inizi. Nei millenni prima di Cristo era comune che ci fosse una persona che fosse sia la massima carica politica che la massima carica religiosa.
Ad esempio, la struttura sociale sumera era piramidale con sopra il re-sacerdote, sotto un sommo sacerdote ed ancora più sotto i sacerdoti; gli antichi egizi avevano una struttura simile sempre con il faraone che faceva anche da massima carica religiosa (essendo considerato figlio di Horus), sotto di lui c’era un sommo sacerdote ed infine i sacerdoti. Discorso diverso invece per gli antichi greci e romani, che non avevano una massima figura religiosa ma si affidavano agli oracoli, tra i quali quello di Delfi che era il più importante.
Ma non era così solo in Europa: nell’Antica Cina, per esempio, l’imperatore era visto come il “Figlio del Cielo” e si credeva che il suo potere derivasse dal “Mandato del Cielo”, che gli conferiva l’autorità di governare, però su questo articolo mi concentrerò unicamente sull’Europa. Con l’avvento del Cristianesimo in Europa, e con la seguente nascita della chiesa cattolica, il Papa è diventato una figura centrale nel mondo politico europeo, tant’è che governava uno stato tutto suo (come fa ancora oggi), eleggeva cariche pubbliche, a partire dai sacerdoti, passando per i vescovi che governavano le terre nel Sacro Romano Impero, fino ad arrivare all’elezione degli stessi imperatori. Viaggiando per la storia europea è evidente come i vari papi ne abbiano condizionato la storia ordinando, ad esempio, le famose crociate, concedendo la grazia di tutti i peccati ai cavalieri durante la Reconquista spagnola, vietando l’uso della balestra tra eserciti cristiani a causa della elevata potenza di ogni colpo, potendo scomunicare i monarchi. Però, con il passare del tempo, non tutti vedevano più il Papa come vicario di Cristo, infatti, nell’est Europa, molti vedevano come capo della chiesa posto da Dio, l’imperatore romano d’oriente, portando (anche a causa di altre ben più vecchie divergenze tra le due chiese) alla scomunica reciproca tra papa Leone IX ed il patriarca di Costantinopoli Michele I Cerulario ed allo Scisma d’Oriente, che ebbe come conseguenza la nascita della chiesa cattolica apostolica ortodossa. Andando ancora più avanti nella storia si vede come gli imperatori del Sacro Romano Impero andavano sempre più contro il Papa, tanto da portare alla lotta per le investiture. Anche se durante questa “lotta” il papa aveva comunque molto potere, come ci mostra chiaramente l’umiliazione di Enrico IV a Canossa da parte di Gregorio VII.
Con l’ascesa dell’Impero Ottomano per i papi non furono tempi facili, anche a causa di molti rivoltosi anti-papisti che protestavano dicendo che preferivano “il governo del turco rispetto al governo de preti” e addirittura la Francia, importantissimo stato cattolico in Europa, ebbe dei rapporti diplomatici con l’impero ottomano. Tant’è che quando il papa lo scoprì, si dice che chiamò l’ambasciatore francese che stava a Roma e gli fece una scenata per rimproverare il governo francese di avere rapporti diplomatici con un impero di “infedeli”. Nel XVI ci fu un’altro evento che scosse particolarmente il potere dello stato vaticano: lo scisma protestante. Questo scisma avvenne in un periodo molto difficile per la chiesa che stava acquisendo molto potere, ma, secondo la visione dei protestanti, stava anche perdendo la propria purezza culturale soprattutto a causa della diffusa vendita delle indulgenze.
Questa situazione portò Martin Lutero a compilare le sue famose 95 tesi e infine portò alla separazione definitiva tra i due credi. In questo putiferio nacquero altri credi di stampo protestante, per esempio il calvinismo, ma il più rilevante tra i credi di stampo protestante fu l’Anglicanesimo, nato, come suggerisce il nome, in Inghilterra, per mano del re Enrico VIII perché, essendosi innamorato di Anna Bolena, voleva annullare il matrimonio con Caterina d’Aragona; dato che il Papa non approvava la richiesta di annullamento, il parlamento decise il distacco totale dalla chiesa di Roma e la nascita ufficiale della chiesa anglicana.
L’ultimo esempio è durante la Grande Guerra, infatti l’allora papa Benedetto XV si appellò, il 1° novembre 1914, alle nazioni belligeranti per far finire il conflitto iniziato appena pochi mesi prima, ma come risposta ebbe solamente dei secchi rifiuti. Con l’entrata in guerra del regno d’Italia nel 1915 la Santa Sede rimase sempre più isolata ed il Papa poté solamente inviare proclami per una fine ed una risoluzione diplomatica della guerra. Addirittura un padre di chiesa francese, alla pubblicazione di alcune “note di pace”, disse: “Santo Padre, noi non vogliamo la vostra pace”. In più le nazioni in guerra non ascoltavano il Santo Padre perché la sua imparzialità venne interpretata come un favoreggiamento del nemico, tant’è che venne chiamato in Francia “il papa crucco”, in Germania “il papa francese” e addirittura in Italia venne chiamato “Maledetto XV”.
È ormai chiaro quindi che i papi abbiano perso il potere temporale che li ha contraddistinti nel corso della storia e che a lungo andare abbia perso ogni valore la teoria dei “due Soli”, abbracciata anche da Dante, a favore di un potere totalmente laico e staccato da ogni influenza religiosa.
Cristiano Biondini – 3AAT