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Google: amico o nemico?

Quando si parla di navigare su internet, Google è la prima cosa che viene in mente alla maggior parte delle persone. È di gran lunga il motore di ricerca più usato da moltissimo tempo e lo dimostrano anche le statistiche: il 90,68% delle richieste su internet nel giugno del 2023 sono state effettuate tramite questo veicolo (fonte: similarweb). È innegabilmente un gigante del web e lo è per una buona ragione: convenienza! È facile farsi tentare dai numerosi servizi offerti da questa azienda, ed è altrettanto difficile trovare alternative al suo stesso livello. 

Sicuramente ad un certo punto della tua vita avrai usufruito di un servizio di Google: YouTube, Photos, Play Store, Gmail, Android OS, Translate, qualunque sia lo strumento di cui hai bisogno, Google sarà pronto ad offrirtelo al modico prezzo di: gratis! Inoltre tutto questo è disponibile con un solo account, cioè la posta di Google, il che lo rende ancora più conveniente ed accessibile a più persone.

Io mi sono sempre detto “se su internet qualcosa è gratis, il prodotto sei tu” e, in parte, Google non è l’eccezione. Infatti non è un segreto il fatto che ottenga una notevole percentuale dei propri guadagni dalla raccolta e dalla vendita dei dati dei propri utenti. Si stima che €136 miliardi dei profitti totali di Google del 2020 vengano proprio da questo introito (fonte: Tampa Bay Times).

La domanda è: “…dovremmo preoccuparci?” 

La risposta è no… e sì. 

Questo dipende dalle preferenze del singolo utente e quanto si ritenga importante la propria privacy. A Google (ed a tutte le aziende) non è permesso condividere, e tanto meno di vendere, informazioni private dei propri utenti, come imposto dalla General Data Protection Regulation (GDPR) in Europa, perciò non c’è da preoccuparsi riguardo l’uso errato dei dati personali. Tuttavia questo non significa che siamo completamente al sicuro da attacchi di terze parti, poiché Google, pur essendo all’avanguardia nella protezione delle informazioni, può subire intrusioni da altri che metterebbero a rischio quanto affidato a Google dagli utenti. Un esempio di questo è la falla di sicurezza scoperta dall’azienda l’11 aprile del 2023, che prende il nome di CVE-2023-2033. Questa effettivamente ha messo a rischio la sicurezza di milioni di utenti, ma per fortuna è stata velocemente risolta. 

Quindi, Google è insicuro? Assolutamente no! Nel 2023 ha subìto una decina di intrusioni, ma questo è quasi inevitabile, nessuna piattaforma è immune dagli attacchi esterni (nemmeno Apple, nonostante molta gente la ritenga “un’azienda impossibile da hackerare”), e c’è da considerare anche che Google ha subito una decina di attacchi riusciti, il che è una cifra veramente minuscola considerando la rilevanza dell’azienda. 

Quindi, Google non è una minaccia né un nemico, ma non è nemmeno del tutto un amico. Se non desideri che qualcuno abbia accesso alle tue informazioni confidenziali, ti consiglio di usufruire di altri servizi, ma se questo non è un problema per te e non puoi fare a meno della convenienza, puoi continuare a usare questi servizi senza grandi preoccupazioni.

Se anche tu desideri una navigazione più sicura e privata, ti propongo alcune alternative gratuite che ho provato personalmente negli ultimi anni e ritengo valide da essere usate al posto di Google. 

Protonmail: Questa posta elettronica, offerta dall’azienda svizzera Proton, è tra le più sicure e trasparenti in circolazione. Il suo obiettivo principale è la privacy e si impegna al massimo per renderla accessibile a tutti, i suoi servizi sono di alta qualità e non ho mai riscontrato problemi in tutti gli anni che l’ho usata.

Proton VPN e Proton Drive: VPN e salvataggio in cloud offerti dalla stessa azienda.

LibreWolf: Basato su Mozilla Firefox, questo browser di ricerca offre gli stessi identici servizi del browser di Mozilla, ma con la rimozione di Firefox Glean, cioè l’elemento di Firefox che raccoglie e invia a Mozilla ogni singola azione effettuata sul browser. Inoltre, essendo basato su Firefox, è uno dei pochi browser non fondati su Chromium, progetto creato da Google. 

Iceraven: L’equivalente di Librewolf per Android (attualmente disponibile solo su Github).

Youtube Revanced: Non è un’alternativa a Youtube, ma alla sua app. Questa permette di usare Youtube senza pubblicità, sponsor, di scaricare i video e tantissime altre opzioni che sei libero di scegliere al momento dell’installazione. La si può trovare sul subreddit r/revanced.

Nella speranza di avervi dato qualche dritta, vi auguro una buona navigazione nel web, e buon vento a tutti!

Di: Giorgio Galeano 3AIA – A.S. 2023/2024

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